articoli

Lavoro e impresa

Lavoro e impresa

Domenico Augliera 17/12/2019

Non è più ammissibile ne tollerabile la totale inerzia delle istituzioni di fronte ad uno dei principali problemi dei calabresi: la mancanza si occupazione.

Troppi giovani e le migliori menti calabresi lasciano a malincuore la loro terra di origine approdando in luoghi dove l’offerta di lavoro, soprattutto per le persone meritevoli, è sempre alta. 

Il problema è atavico ma i tempi sono cambiati e la soluzione esiste ed è sotto gli occhi di tutti, la grande opportunità si chiama Porto di Gioia Tauro

Dobbiamo concentrare tutti i nostri sforzi affinché siano completate le opere infrastrutturali necessarie all’avviamento commerciale dell’intera regione.

Lo sviluppo del retroporto con l’insediamento delle attività produttive incentivate dalla ZES saranno il volano dell’intera economia meridionale e nazionale. 
Migliaia di posti di lavoro già nei primi anni e centinaia di migliaia nel medio termine, questi i numeri da associare alle potenzialità del porto.

Il reddito di cittadinanza che in questo momento consente la sopravvivenza di famiglie meno abbienti è un ulteriore incentivo per le imprese che potranno assorbire il contributo a titolo di sgravio fiscale, tutte condizioni queste, che se sfruttate adeguatamente consentiranno, in breve tempo, una inversione economica storica.

Il compito della politica è un costante confronto con le imprese locali per favorirne l’espansione commerciale. Gioia Tauro è la porta di ingresso verso i mercati mondiali ed è fondamentale per la Calabria potenziare le infrastrutture ferroviarie che sono il raccordo con le imprese nostrane e rappresentano per tutti i corridoi verso l’Europa e il resto del mondo.
La posizione geografica del porto incide notevolmente sull’economia dei vettori che risparmierebbero centinaia di migliaia di euro approdando nel nostro porto.

E’ ora di dire basta a coloro che parlano solo il politichese: “… tipologie contrattuali, flessibilità in entrata, flessibilità in uscita, apprendistato, ammortizzatori sociali…”, innanzitutto serve la materia prima: le imprese! E per favorire l’avviamento delle imprese serve attenzione, visione del futuro e idee innovative ma anche tanto coraggio per contrastare un sistema al quale non importa del bene collettivo ma guarda agli interessi circoscritti di amici degli amici.

A tutto ciò si aggiunge anche l'incapacità di gestire i fondi del Fondo Sociale Europeo che ha ulteriormente decretato il blocco economico della Calabria.