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Sviluppo del territorio

Sviluppo del territorio

Domenico Augliera 30/12/2019

Penso che in Calabria ci siano persone dalle grandi capacità in grado di contribuire allo sviluppo del territorio ma troppo spesso queste risorse preziose rinunciano a mettersi in gioco a causa di una moltitudine di problemi, dalla burocrazia al malaffare. 

Quando parlo di sviluppo non mi riferisco solo alle imprese commerciali ma sono convinto che la sfida più importante è di tipo culturale.

Far comprendere, con i fatti, che sostenere valori come onestà, libertà e rispetto sono la base per costruire quella società giusta ed equa in grado di distribuire benessere a tutti e in misura dei propri meriti.

Penso che per ottenere risultati tangibili gli educatori di qualsiasi livello, a partire dalle famiglie fino alle scuole di ogni ordine e grado, si dovrebbero impegnare maggiormente in programmi didattici specifici e percorsi extra-scolastici accompagnati da personale altamente specializzato in materia.

Un vero progresso in ambito di sviluppo passa dall’accrescimento dell’interesse verso le tematiche dei sistemi paesaggistico/ambientali e dei centri storici con l’obiettivo di sviluppare la collaborazione e favorire la creazione di reti di territori per la promozione e valorizzazione delle culture locali specificatamente orientate all’approfondimento del tema relativo alla valorizzazione dei paesaggi supportati nell’accesso alle agevolazioni finanziarie messe a bando ai vari livelli di Governo.

Viene pertanto evidenziato a livello europeo dalla stipula della Convenzione Europea del Paesaggio, recepita dalle Regioni attraverso l’elaborazione del Piano Paesaggistico, che indirizza fortemente verso politiche e interventi che necessitano di una maggiore coerenza rispetto alle esigenze del territorio e delle comunità locali, al fine di ridurre impatti invasivi e non connessi alle caratteristiche paesaggistiche. 

Lo sviluppo dei territori deve consentire la sostenibilità degli stessi attraverso l’attrazione turistica o commerciale o ancora attraverso nuove idee imprenditoriali sostenibili e che si integrano senza deturpare ambiente e tradizioni.

Dividendo il “capitale per lo sviluppo” in cinque grandi categorie possiamo classificare:

  • il capitale produttivo (risorse economiche; sistema del welfare e commercio: servizi alla popolazione residente, servizi per turisti e pendolari, servizi per le attività economiche; caratteristiche del patrimonio edilizio) 
  • il capitale infrastrutturale (accessibilità: dall’esterno verso il territorio, reti di trasporti, reti informatiche; permeabilità: mobilità interna, sistemi innovativi di comunicazione • capitale istituzionale (capacità e potenzialità degli Enti Locali di creare sistemi relazionali forti con la collettività e con gli altri soggetti pubblici) 
  • il capitale sociale (rete degli attori locali: associazioni culturali e sociali, organizzazioni di volontariato ecc.) 
  • il capitale naturale (valori identitari delle risorse storico‐architettoniche, paesaggistici, culturali ecc; disponibilità e qualità di spazi e attività per il tempo libero) 
  • il capitale umano (analisi delle caratteristiche demografiche)  

Una politica attenta a questi capitali e pronta a supportare gli stakeholder con gli strumenti esistenti saprà rispondere alle annose esigenze dei calabresi e potrà avviare quel processo di vera crescita che il territorio merita.